Ciao, in questo post vi propongo una sequenza di esercizi di allungamento muscolare dedicata a chi pratica ciclismo, in strada e fuori strada (mountain bike, ciclocross) ma adatta anche a chi pratica sport come la corsa o la camminata veloce, sia per restare in forma o per agonismo.
Perché dedicare un articolo allo stretching per ciclisti? il motivo è che spesso chi pratica questa attività e le altre che ho elencato sopra, non si dedica dopo l’allenamento(oppure lo esegue solo saltuariamente, o distrattamente) a questa pratica che ha molti benefici fisiologici e mentali, tra questi vi elenco il miglioramento e mantenimento della mobilità articolare, la prevenzione dei dolori muscolari e articolari, il rilassamento, un miglioramento della propria percezione corporea e della concentrazione, tutti elementi che aiutano a vivere meglio la quotidianità e a rendere più efficace, piacevole e durevole il beneficio che l’allenamento porta. La sequenza che vi propongo è basata sulle indicazioni di Bob anderson, il primo autore a descrivere e codificare in modo dettagliato questi numerosi esercizi. Altri approfondimenti su questo argomento ed altri ad esso correlati alla pagina: http://www.lucastocchi.com/fitnesswellness--life-coaching.html Quando e come eseguire gli esercizi. Lo stretching è consigliabile eseguirlo dopo la sessione di allenamento, mentre si de-fatica, cioè si ritorna con gradualità ad uno stato di quiete del corpo. E' uno spazio dedicato al corpo, da assaporare e vivere con serenità e tranquillità. Al raggiungimento della posizione di stretching scelta è bene mantenere inizialmente una tensione leggera, respirando in modo regolare per circa 15/25” e cercando di rilassarsi, al diminuire della tensione leggera, si ricerca una tensione più intensa(di sviluppo) che è di circa 10/20”, la posizione è la stessa della fase precedente, ma si va alla ricerca di una sensazione maggiore a livello muscolare, rilassandosi e con respiri calmi e regolari, lo stretching è una fase di esercizi profondi, da eseguire con attenzione e concentrazione sulla posizione, sulla sensazione che arriva dall'allungamento . Al termine delle due fasi, ritornare dolcemente in posizione normale. La sequenza degli esercizi. L’intento della serie di esercizi che vado a descrivere in seguito è quello di fornire strumenti utili e efficaci e facili, eseguibili da tutti, non è una sequenza completa, in quanto gli esercizi di stretching sono moltissimi. Sono certo che praticata con regolarità è di aiuto e apporta i benefici di cui ho già scritto sopra. Io stesso da molti anni utilizzo questa serie di allungamenti dopo le sessioni di allenamento, traendone i benefici già descritti. Esercizio A 1 e 2 In piedi con le gambe ampie come le anche e i piedi paralleli, flettete la gamba destra e impugnate con la mano destra il piede, portate il tallone verso il gluteo, il respiro è fluido ed il movimento è dolce lento e controllato. ripetete con la gamba sinistra. questo esercizio allunga prevalentemente i quadricipiti e le spalle. Esercizio B In piedi, fate un passo avanti con la gamba sinistra, piegate al ginocchio destro scendendo con il busto e i glutei verso il basso, le mani sono in appoggio alla coscia destra. La gamba sinistra è ben estesa, per aumentare la sensazione di allungamento alzare la punta del piede sinistro, respirate con naturalezza. Ripetere con l’altra gamba. In questo esercizio si allungano prevalentemente i muscoli posteriori delle gambe(Ischiocrurali) Esercizio C In piedi, respirate in modo fluido e naturale, fate un lungo passo avanti con la gamba destra, flettete al ginocchio fino a portarlo perpendicolare alla caviglia destra, la schiena flette in avanti ben estesa, le mani sono in appoggio alla coscia destra. Ripetere con la gamba sinistra. Questo esercizio allunga prevalentemente i polpacci. Esercizio D Distesi a terra con le gambe piegate, espirando, portate le ginocchia verso il petto, le mani afferrano le ginocchia, da questa posizione, respirando in modo fluido cercate di avvicinare le ginocchia al petto, mantenete la posizione, rilassate e ripetete. Questo esercizio allunga i glutei e la parte bassa della schiena. Esercizio E Da posizione quadrupedica, con i polsi allineati alle spalle e le ginocchia in linea con le anche, espirando scendete con i glutuei verso i talloni, mantenete la posizione e ripetete. questo esercizio allunga tutta la schiena. Se desideri ricevere ulteriori informazioni, per consulenze e percorsi personalizzati di coaching emozionale, fitness, wellness, life. contattami ai seguenti indirizzi: lucastocchi68@gmail.com cell. 3401079380
0 Commenti
![]() La nebbia “allenante” Decido di allenarmi in mountain bike in una giornata dove, la nebbia fitta non molla la sua presa umida sulla città dove vivo. Uscendo attrezzato, sia nell’abbigliamento che nel mezzo a mia disposizione, mi avventuro in percorsi che già conosco, ma che, grazie alla nebbia, a volte appaiono sfocati, privi di profondità, diversi, in alcuni tratti invisibili. I rumori esterni risultano quasi ovattati, rarefatti. Ed è dentro questo spazio e tempo che, i sensi si attivano in modo più intenso e pedalare assume un valore e una profondità nuova. Infatti, la respirazione, la vista, l’udito si attivano maggiormente, e l’organismo nuova omeostasi, per affrontare l’allenamento. Le condizioni ambientali mi portano non solo a dare una dinamica diversa alla pedalata, ma anche ad attivare una concentrazione, una attenzione su più livelli, quelli interni, il respiro, il battito del cuore, il lavoro muscolare, quelli esterni, l’umido addosso, il vento freddo e pungente, la visibilità ridotta. Perché scegliere un allenamento così? Per vincere una sfida personale, alla ricerca di un nuovo, diverso equilibrio tra mente e corpo, per scoprire qualcosa in più di sè. Credo che affrontare con i giusti attrezzi e le giuste conoscenze e con una piccola dose di coraggio/entusiasmo la nebbia “allenante”, rappresenti una metafora del crescere, del cambiare, dell’andare avanti anche quando la fuori le condizioni sono avverse, sfavorevoli. La nebbia nel disagio che crea, attiva i sensi, allena agli ostacoli invisibili; metaforicamente allena anche alla vita. Ogni giorno possiamo incontrare tanti ostacoli e con l’ausilio di un coach è possibile creare i giusti strumenti per affrontare situazioni nuove e spesso poco limpide. Luca Stocchi 340 1079380 lucastocchi68@gmail.com L’energia per il cambiamento
Respirare, mangiare, bere, dormire, sono i mattoni che ci consentono di vivere. Ma chissà quante volte presi da impegni urgenti(ma lo sono sempre veramente?), dai ritmi di lavoro a volte convulsi e frenetici e da tutte quelle variazioni che il quotidiano può portare, mangiamo in fretta, beviamo poco o male, riposiamo meno del necessario pensando agli impegni di domani, respiriamo in fretta ed in modo superficiale. Ma se desideriamo vivere meglio, avere energia buona disponibile in modo più funzionale, equilibrato, serve portare attenzione a cosa stiamo mangiando, a cosa stiamo bevendo, alla qualità del respiro, del riposo, ovvero averne consapevolezza. Tutto il nostro corpo respira, si nutre, trasforma e consuma energia che serve per il gesto quotidiano, per lo sforzo improvviso, per crescere, ragionare, emozionarsi, affrontare nuove sfide, allenarsi al cambiamento, per vivere. L’invito è quello di trovare spazio per sé per le piccole cose, gustando, ad esempio, una buona colazione, mangiando con calma le cose che ci piacciono, gustarne i profumi, i colori i sapori, bere un bicchiere di acqua consapevolmente. L’energia per il cambiamento, per lo sviluppo di se stessi e per il vivere quotidiano ha bisogno anch’essa di aria, cibo, acqua, di un sonno ben fatto e sereno, che consenta al corpo e alla mente di rigenerarsi, ricaricarsi. La piramide dei bisogni di A. Maslow è di aiuto per capire l’importanza degli aspetti fisiologici legati ai bisogni più evoluti di ogni essere umano, che superano le esigenze vitali, svolte in modo meccanico e naturale, per creare lo spazio a stati di coscienza di sé e di desideri più “raffinati”, ai quali non è possibile pensare senza aver prima soddisfatto bisogni primari. Alla base di essa troviamo, infatti, una lunga linea di ideali “mattoni primari ” quali, il sonno, il respiro, l’alimentazione, il sesso che servono a mantenere una equilibrata omeostasi (è la capacità degli organismi viventi di mantenere un equilibrio interno anche al variare delle condizioni esterne). Grazie al soddisfacimento dei bisogni primari è possibile, quindi, poter aspirare, rendendosene consapevoli, a quelli non legati agli aspetti più primordiali ed istintuali, ovvero ai bisogni che mirano al rapporto con sé e gli altri, secondari. |
Archivio
Novembre 2020
|