![]() In autunno molte varietà di alberi si spogliano delle loro foglie e, si mostrano “nudi”, entrano in una sorta di riposo, di silenzioso e sospeso recupero delle energie, che a mio parere li rende affascinanti e misteriosi; qualche tempo fa, camminando in un parco cittadino, dopo averli scelti “di pancia”, istintivamente, sono andato ad abbracciarne un paio, sono rimasto in ascolto, in contatto con le vibrazioni, percependo i profumi e la forza solida e gentile che esprimevano, mi ha rigenerato, mi sono sentito presente, nutrito, al sicuro. Incuriosito e emozionato sono andato a ricercare alcuni significati simbolici di questo elemento naturale. L’albero è espressione per eccellenza nel mondo vegetale, In molte culture antiche era il simbolo della connessione tra cielo e la terra, dove ne rappresentava lo scambio, il collegamento, in alcune culture rappresentava la connessione tra il corpo e lo spirito. Era visto anche come elemento in natura che univa l’inferno al paradiso; diversamente le radici rappresentavano il passato, il tronco il presente e il futuro con i rami e le foglie. Simbolicamente unisce l’inconscio(le radici) e la coscienza(i rami). L’albero è visto anche come simbolo del “percorso”, inteso come processo di crescita ed evoluzione, di cambiamento. in alcune culture rappresenta la connessione tra il corpo e lo spirito. Infine, quasi per caso ho trovato il breve brano che segue di Alexander Lowen, che chiude questo mio post scritto “di pancia”. "Noi esseri umani siamo come gli alberi: radicati al suolo con una estremità, protesi verso il cielo con l'altra, e tanto più possiamo protenderci quanto più forti sono le nostre radici terrene. Se sradichiamo un albero le foglie muoiono; se sradichiamo una persona, la sua spiritualità diventa un' astrazione senza vita." (c)LucaStocchi2016 (c)LucaStocchifotografie
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Gennaio 2021
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