![]() La nebbia “allenante” Decido di allenarmi in mountain bike in una giornata dove, la nebbia fitta non molla la sua presa umida sulla città dove vivo. Uscendo attrezzato, sia nell’abbigliamento che nel mezzo a mia disposizione, mi avventuro in percorsi che già conosco, ma che, grazie alla nebbia, a volte appaiono sfocati, privi di profondità, diversi, in alcuni tratti invisibili. I rumori esterni risultano quasi ovattati, rarefatti. Ed è dentro questo spazio e tempo che, i sensi si attivano in modo più intenso e pedalare assume un valore e una profondità nuova. Infatti, la respirazione, la vista, l’udito si attivano maggiormente, e l’organismo nuova omeostasi, per affrontare l’allenamento. Le condizioni ambientali mi portano non solo a dare una dinamica diversa alla pedalata, ma anche ad attivare una concentrazione, una attenzione su più livelli, quelli interni, il respiro, il battito del cuore, il lavoro muscolare, quelli esterni, l’umido addosso, il vento freddo e pungente, la visibilità ridotta. Perché scegliere un allenamento così? Per vincere una sfida personale, alla ricerca di un nuovo, diverso equilibrio tra mente e corpo, per scoprire qualcosa in più di sè. Credo che affrontare con i giusti attrezzi e le giuste conoscenze e con una piccola dose di coraggio/entusiasmo la nebbia “allenante”, rappresenti una metafora del crescere, del cambiare, dell’andare avanti anche quando la fuori le condizioni sono avverse, sfavorevoli. La nebbia nel disagio che crea, attiva i sensi, allena agli ostacoli invisibili; metaforicamente allena anche alla vita. Ogni giorno possiamo incontrare tanti ostacoli e con l’ausilio di un coach è possibile creare i giusti strumenti per affrontare situazioni nuove e spesso poco limpide. Luca Stocchi 340 1079380 lucastocchi68@gmail.com
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Archivio
Novembre 2020
|