![]() Tra gli strumenti veramente utili per rappresentare anzi meglio dire vedere, idee concetti e progetti personali, di lavoro oppure per strutturare un programma di allenamento, trovare una o più soluzioni a un problema, possiamo creare delle mappe mentali. Le mappe mentali (mind map) sono un “attrezzo” importante, perché consentono di analizzare, ripulire e ricordare; aiutano a sintetizzare appunto l’idea o il progetto in modo efficace, produttivo e creativo. Questa tecnica, proposta dallo psicologo londinese, Tony Buzan, alla fine degli anni Settanta, ha rivoluzionato il settore delle metodologie di apprendimento rapido. L'obiettivo era di usare meglio il cervello con rappresentazioni grafiche del nostro pensiero. Sono composte dai seguenti elementi: parole chiave, rami curvi, immagini, colori e collegamenti. Diversamente dal prendere appunti in modo lineare, costruire una mappa mentale ha la capacità di dare un aspetto visivo e dinamico e colorato al progetto; molto importante è scrivere, disegnare a mano e usare colori diversi per realizzarla. L’utilizzo di colori, disegni, frecce, frasi corte o singole parole fa si che la mente è stimolata sia nella sua parte analitica, che in quella artistica. Un sistema per creare e risolvere senza “imbrigliare” appunto la creatività, le capacità cognitive, le associazioni, la fantasia e l’intuizione dentro a schemi “confezionati”. L’esempio riportato nell’immagine è la mappa mentale che ho usato per realizzare questo post. E’ nato dopo una breve sessione di brainstorming personale, da alcune parole che sono emerse ho sviluppato lo schema, quindi questo articolo. La mappa mentale ha utilizzi infiniti, oltre a quelli già citati, sono utili per studiare, prendere appunti, programmare le attività, sviluppo personale, da soli oppure attraverso un percorso condiviso con un coach o un counselor. (c)LucaStocchi2018 (c)LucaStocchifotografie2018
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Novembre 2020
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