Respirare, un atto naturale, riflesso ed involontario che compiamo in ogni momento della nostra vita. Avviene in modo, “automatico”, è necessario per la nostra sopravvivenza. Provo ora a dare una spiegazione semplice di quest’atto involontario. E' possibile respirare grazie alla presenza dei polmoni che sono contenuti all'interno della gabbia toracica. Questi si possono dilatare o contrarre con l’ausilio di un muscolo chiamato diaframma (una lamina muscolo tendinea che separa il torace dall'addome), che quando si contrae verso il basso consente hai polmoni di dilatarsi (inspirazione), quando si rilassa si comprimono (espirazione), coadiuvato con l’attività dei muscoli intercostali che consentono l'apertura e la “chiusura” delle costole (ossa che compongono la cassa toracica). L’inspirazione è definibile come la fase attiva, muscolare: la cassa toracica si espande, attraverso il naso o la bocca, l'aria esterna entra nei polmoni, che si dilatano. L’espirazione può essere definita come una fase passiva, il diaframma si rilassa e la cassa toracica si riduce, l'aria di “scarto” esce dai polmoni, che si contraggono. Possiamo definirla come la respirazione toracica. E’ il modo di respirare che quasi tutti usiamo, ma è il meno efficace, potremmo quasi definirlo non corretto, perché quando s’inspira non riusciamo a far muovere bene il diaframma, quindi immettiamo meno aria nei polmoni, nella fase espiratoria si tende a non “buttare fuori” tutta l'aria, quindi non si espira completamente. E il modo di respirare che lo stress, la fretta della vita moderna ci ha portato a usare, questo comporta facilmente problemi cervicali, di postura, disturbi alla schiena che è tipica dei popoli occidentali. In oriente invece la cultura della meditazione, dello Yoga e altre arti, considera il respiro come un aspetto importantissimo nell'equilibrio fisico e psicologico dell'individuo. Molte di queste tecniche sono per fortuna arrivate da qualche tempo anche in occidente, una di queste è la respirazione addominale. Ecco come fare: provate a “gonfiare” la pancia mentre inspirate, senza muovere il torace ed espirando cercate di “sgonfiare” il più possibile la pancia, tenendo una mano sull'addome. Fare questo esercizio durante il giorno aiuta a prendere consapevolezza del proprio corpo, massaggia gli organi contenuti nella cavità addominale, migliora la qualità del respiro, le funzioni digestive, può aiutare a diminuire la pressione arteriosa, non ultimo migliora la concentrazione. Altri metodi molto efficaci sono proposti in attività come la ginnastica posturale, il Pilates. Nella ginnastica posturale si propone l'enfasi espiratoria, che attiva il muscolo trasverso dell'addome e rilassa il diaframma, riduce la possibilità di disallineamento della postura. In espirazione viene anche proposta l'attivazione dei muscoli del pavimento pelvico (fingere di trattenere la pipì) l’inspirazione è invece incompleta. Nel pilates la respirazione è di grande importanza nello svolgimento degli esercizi, il metodo prevede di concentrare il respiro sul movimento di apertura laterale delle costole basse del torace, attivando così il diaframma, e indurre un moto respiratorio più intenso. Anche in palestra, facendo attività con i pesi, la respirazione è importante, solitamente si consiglia di inspirare durante la contrazione ed espirare in estensione. Quando facciamo movimento fisico, quando pratichiamo sport, respirare in modo corretto e funzionale ossigena i muscoli, il cervello e se ben usato rende più efficaci, ritmici e fluidi i movimenti, il nostro corpo ”lavora” meglio. Portare attenzione al proprio respiro mentre si pratica una tonificante camminata oppure una uscita in bicicletta, non solo porta i benefici detti sopra ma, inoltre, migliora il nostro consumo di energia e lo rende più ”funzionale”, ”ecologico” allo scopo che vogliamo raggiungere (tonificazione, dimagrimento, scarico dello stress etc).
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Novembre 2020
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